Dolce o salata che sia, la merenda per bambini è un momento fondamentale della giornata.
A scuola aiuta a mantenere un buon livello di concentrazione e a prevenire il calo di attenzione, mentre al pomeriggio svolge la funzione di “ricarica energetica” per affrontare le attività pomeridiane.
Utilizzato come “spezzafame" inoltre aiuta a non arrivare al pasto successivo troppo affamati. L'importante in ogni caso è assicurarsi di non eccedere nelle calorie e di equilibrarne la composizione nutrizionale.
Trasformatasi nel tempo di pari passo con l’evoluzione dei consumi, anche la merenda da qualche giorno a questa parte ha un suo “Manifesto” che fa chiarezza su questo intermezzo alimentare.
Kiwi, mele, mirtilli, arance, banane, mandorle, nocciole e molto altro. Dagli abbinamenti suggeriti dall’Istituto Bambino Gesù per la Salute emerge ancora una volta come la frutta (fresca e secca) è il caposaldo della merenda per bambini e va consumata tutti i giorni. Allo stesso tempo gli abbinamenti evidenziano l’importanza di alternare tutti gli alimenti, dolci e salati, come yogurt, pane, dolci fatti in casa o confezionati, panini con formaggi, salumi e verdure, gelato e frullati, biscotti e cioccolato.
Tra le novità alcune proposte adatte a uno stile alimentare vegetariano come ad esempio “pizza bianca con hummus di ceci e pomodori”. Oppure l’introduzione di verdure nelle proposte di spuntini contenenti alimenti di origine animale, ad esempio nel classico panino con affettato (con rucola).
L’Istituto Bambino Gesù per la salute del Bambino e dell’Adolescente promuove infine il consumo moderato a merenda di una fetta di dolce fatto in casa o di una merendina (1-2 volte a settimana) che ha saputo negli anni trovare un giusto bilanciamento tra l’apporto nutrizionale, la porzionatura e la giusta gratificazione ed è perfettamente compatibile con le esigenze di bambini e ragazzi.
È importante, poi, che la merenda apporti il giusto apporto calorico che è diverso a seconda della fascia d’età: 150 Kcal per i bambini dai 4 ai 6 anni; 200 per quelli dai 7 agli 11 anni; 260 per i ragazzi dai 12 ai 15 anni fino alle 285 per i ragazzi tra i 15 e i 17 anni. «Alla base di una corretta alimentazione in tutte le età e in particolare in età pediatrica – continua il dottor Morino – c’è sempre la varietà che per le merende può essere l’alternanza tra proposte dolci e salate, diverse ogni giorno, almeno nell’arco di una settimana».
Per dare indicazioni semplici per tutti è stato redatto il “Manifesto della merenda” che si basa su 8 parole: quotidiana perché non se ne deve fare a meno; adeguata in quanto non deve superare l’apporto calorico consigliato; moderata perché non deve appesantire e saziante a tal punto da arrivare al pranzo o alla cena senza essere affamati. La merenda, poi, deve essere varia perché il corpo ha bisogno di tutti i nutrienti e può essere dolce (non più di 1-2 volte a settimana) o salata. Infine la merenda deve essere consumata in serenità.
Insieme al Manifesto è stato diffuso anche un planning tipo con 56 merende diverse per fasce d’età che potrebbe aiutare i genitori a organizzare questi spuntini senza essere assaliti dei sensi di colpa.
La formula del British Medical Journal che ha unito le 16 ricerche più importanti del settore
Il regime alimentare che ti consente di mangiare tutto ma all'orario giusto
Il portavoce della sana e corretta alimentazione propone 5 diversi menu per affrontare al meglio la giornata lavorativa
© 2018 Export Digitale srl - Tutti i diritti riservati - P.IVA IT02851780599 - Informativa Privacy
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.